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sabato 24 maggio 2014

L'ironia e la bibbia

Tutto ciò che è umano merita, riguardo alla sua genesi, la considerazione ironica; perciò l’ironia nel mondo è così superflua.
Friedrich Nietzsche ( Umano, troppo umano, 1878 )

Prendiamo così dalla rete un po' di definizioni per capire meglio il concetto di ironia:

“L'ironia (dal greco antico εἰρωνεία; eironeía, ovvero: ipocrisia, falsità o finta ignoranza) ha come base e scopo il comico, il riso e finire nel sarcasmo, ma ha assunto anche significati più profondi.” ( Wikipedia )

“In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva solo nell’espressione i. socratica, con cui si riassume il procedere speculativo di Socrate, che, dichiarandosi ignorante, chiede lumi all’altrui sapienza, per mostrare come quest’ultima si riveli in effetti inferiore al suo stesso «sapere di non sapere»”. ( Treccani )

“Dissimulazione del proprio pensiero mediante parole che abbiano significato opposto o diverso rispetto a esso, con intento generalmente derisorio: parlava con i. sottile. Figura retorica nella quale le parole esprimono significati opposti al pensiero che s'intende comunicare; per es.:ma bravo!, con tono di rimprovero; un vero signore, quello là!, sottolineando la sua villania.” ( Garzanti )


L'ironia è spesso indotta attraverso sofisticate tecniche specifiche come quelle adottate nella Clownery, oppure in altrettanto sofisticate tecniche letterarie. Una tecnica antica utilizzata per generare ironia è chiamata Farsa, che attraverso il racconto grottesco e ridicolo, venivano messi al pubblico ludibrio tiranni e governanti, raccontando nel contempo al popolo vicende spesso inquietanti e drammatiche della loro vita. L'ironia ha un effetto sedante rilassante, ha la capacità di sollevare l'animo e rendere più leggeri i problemi. Questa consapevolezza ci svela che non è così banale dare il giusto senso all'ironia che creiamo o che riceviamo. L'etimologia del termine greco lega il termine ai concetti di ipocrisia, falsità o di finta ignoranza, che sono tutti aspetti per definizione (per un credente) appartenenti al Demonio o anche alla parte malvagia dell'uomo. Nella letteratura secolare e notoria la risata di Satana che si beffe delle ansietà umane e diventa quale il suo unico scopo esistenziale. La risata, in questa rappresentazione cosmica, si pone quindi in antitesi con la figura di un Dio demiurgo perfetto che evidentemente non ha ironia e non ride mai. Questa visione travisata ad esempio è stata resa nota nel libro di Eco “Il nome della Rosa” dove il genio del male, il bibliotecario Jorge, sosteneva che la realtà del Cristo fosse appunto frugale, rigorosa, molto seria e assolutamente priva di risate ed ironia.

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